ReLED - Rete museale di Ledro

La Rete Museale ReLED nasce nel 2012 dalla collaborazione tra il Comune di Ledro, il Museo delle Scienze di Trento e la sua diramazione territoriale, il Museo delle Palafitte di Ledro. Non si tratta di una nuova struttura ma di una messa in rete di quanto già presente sul territorio, è un "modo di lavorare" innovativo che coinvolge direttamente l'Azienda per il Turismo di Ledro e indirettamente scuole, associazioni culturali e strutture turistiche del territorio.
La rete si avvale di strumenti di gestione del territorio come la Rete di Riserve delle Alpi Ledrensi e la Riserva della Biosfera delle "Alpi Ledrensi e Judicaria", che rientra nella designazione MaB dell'UNESCO.

ReLED coinvolge ogni anno oltre 70.000 persone in laboratori, visite guidate, attività di animazione culturale che permettono di raccontare la Valle di Ledro attraverso diverse discipline: archeologia, storia, etnografia, scienze naturali, geografia e paesaggio. Il Museo delle Palafitte è il cuore di queste attività con oltre 40.000 visitatori all'anno.

ReLED è oggi una piccola impresa culturale che coinvolge attivamente (tra custodi, operatori, funzionari, addetti alle pulizie) oltre 20 persone in un'area che conta 5500 abitanti e id trova a 50 km dal capoluogo regionale di Trento.

Ledro è per molti versi una frontiera. La valle in cui si trova è al confine tra la Provincia di Trento e la Regione Lombardia. Questa situazione è stata vantaggiosa per ReLED perché ha permesso di sviluppare un pensiero laterale, capace di andare oltre gli stretti limiti della disciplina archeologica del museo che ha saputo trasformare un luogo marginale in un "centro del mondo". ReLED è nato con una visione chiave incentrata sul coinvolgimento e la promozione di molteplici professionalità ed esperienze lavorative.

Un gruppo funziona meglio di un singolo Un gruppo affiatato deve essere stabile ma anche aperto ai suoi membri. È importante garantire che le attività che vengono svolte siano parte integrante dei lavori esistenti e non si basino su atti di volontariato.

Alla base di tutto c'è la passione che le persone hanno per questi temi, che sostiene il museo non solo come luogo di lavoro ma anche come strumento di crescita reciproca e luogo di soddisfazione personale.

Fare rete non è facile e richiede molto impegno, richiede di fare un passo indietro per poterne fare due avanti insieme.

Siamo consapevoli che solo una piccola parte dei visitatori dei musei è specializzata in materia (4-5%) e quindi dobbiamo essere in grado di rivolgerci a un pubblico più ampio con un linguaggio specifico e appropriato.

ReLED è autofinanziato al 40%. Contribuisce attivamente all'economia locale come organizzazione economica e culturale che ha saputo pensare in termini economici senza rinunciare ai contenuti. C'è bisogno di capire lo sviluppo al di là delle infrastrutture.

La cultura è la chiave dell'economia italiana e ReLED ha deciso di investire in questo senso rafforzando il proprio capitale umano.