La fattoria del carbonio di Winmarleigh

Soluzione istantanea
La fattoria del carbonio di Winmarleigh
Jenny Bennion, Lancashire Wildlife Trust

La fattoria del carbonio di Winmarleigh è stata creata su un'area di torba di pianura, drenata e convertita all'agricoltura negli anni Settanta. L'area è stata riumidificata ed è stata piantata una coltura di copertura permanente di muschio di sfagno.

La riumidificazione della torba riduce le dannose emissioni di carbonio dal terreno e protegge il carbonio residuo del suolo. Una volta che i muschi di sfagno avranno raggiunto una copertura completa, si prevede che il sito diventerà un pozzo di carbonio.

Parte del progetto Care-Peat, finanziato dall'UE, la fattoria del carbonio è un progetto pionieristico che esplora i modi per ridurre le emissioni di carbonio dalle torbiere, mantenendo al contempo il terreno finanziariamente redditizio per gli agricoltori e i proprietari terrieri. Si ritiene che in futuro i proprietari terrieri potrebbero adottare il modello dell'agricoltura del carbonio e ricevere un pagamento per le emissioni di carbonio evitate attraverso schemi di sussidi finanziari governativi o attraverso aziende private che pagano per compensare le loro inevitabili emissioni di gas serra.

Ultimo aggiornamento: 30 Sep 2025
1408 Visualizzazioni
Contesto
Sfide affrontate
Siccità
Precipitazioni irregolari
Calore estremo
Temperature in aumento
Perdita di biodiversità
Usi conflittuali / impatti cumulativi
Perdita dell'ecosistema
Pesca insostenibile, compresa la pesca eccessiva
Mancanza di consapevolezza da parte del pubblico e dei decisori politici
Scala di attuazione
Locale
Ecosistemi
Raggruppamento / pascolo
Zona umida (palude, acquitrino, torbiera)
Tema
Frammentazione e degrado dell'habitat
Mitigazione
Finanziamento sostenibile
Posizione
Winmarleigh, Lancashire, Inghilterra, Regno Unito
Nord Europa
Impatti

In collaborazione con i ricercatori della Manchester Metropolitan University, sono state monitorate ogni mese le emissioni di gas serra prodotte dal sito della fattoria del carbonio e dall'adiacente terreno drenato.

Durante l'anno di insediamento (dal 1° dicembre 2020 al 30 novembre 2021), le emissioni di carbonio della fattoria del carbonio sono diminuite dell'86%, passando da 24,4 tCO2e/ha/anno a 3,4tCO2e/ha/anno. Ciò è dovuto principalmente al semplice atto di bagnare nuovamente la torba, che blocca il carbonio del suolo e ne blocca l'ossidazione e il rilascio sotto forma di CO2.

I calcoli mostrano anche che, con l'attuale drenaggio e la gestione agricola intensiva, l'intero stock di torba andrà perduto in circa 100 anni, con un enorme rilascio di carbonio e, infine, con terreni che non potranno essere né coltivati né ripristinati.

Questi risultati dimostrano che il modello di agricoltura del carbonio può avere un impatto significativo sul futuro delle nostre torbiere e del nostro clima.

Si sono verificati anche ulteriori impatti sulla biodiversità, con la fioritura di fiori selvatici ai margini del sito della fattoria del carbonio e l'osservazione di 5 specie di libellule nel giro di poche settimane dal riempimento dei canali di irrigazione.

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