
Life - Il restauro ecologico attraverso i partenariati

Biodiversity Sri Lanka, in collaborazione con il Dipartimento Forestale dello Sri Lanka, l'IUCN Sri Lanka e partner selezionati del settore privato, ha intrapreso un progetto pilota per stabilire una linea di base della biodiversità in un'area di 10 ettari di foresta pluviale degradata, che è stata disboscata per la coltivazione e successivamente abbandonata, con conseguente colonizzazione da parte della specie di felce pioniera Dicranopteris linearis, situata nella Kanneliya Conservation Forest. L'intento era quello di ripristinare quest'area utilizzando i principi dell'ecologia di restauro, per migliorare le sue funzioni ecologiche, la qualità dell'habitat, la diversità delle specie e la sua capacità di fornire biodiversità e servizi ecosistemici che si avvicinino alla foresta umida di pianura circostante di cui faceva parte in precedenza, prima di essere convertita allo stato attuale.Il progetto mirava a sviluppare un sistema di accumulo di crediti per la biodiversità per lo Sri Lanka, utilizzando le conoscenze acquisite, con l'obiettivo di assegnare un valore unitario per la biodiversità e i servizi ecosistemici migliorati.
Impatti
I partner coinvolti nel progetto pilota saranno riconosciuti come pionieri di questo nuovo schema e saranno le prime aziende del settore privato a guadagnare crediti di biodiversità dalle attività di restauro, che saranno registrati in un "Bio-registro" e potranno essere utilizzati in una fase successiva per la compensazione gestita della loro impronta di biodiversità. Il progetto monitora anche i progressi rispetto ai cambiamenti nella diversità e nella composizione delle specie nell'area restaurata e ai cambiamenti misurabili nei servizi ecosistemici, come il miglioramento della qualità e della quantità del suolo e dell'acqua nel sito di restauro.I partner contribuiranno alla formulazione di un libro bianco da sottoporre all'attenzione delle agenzie statali per la formulazione di una politica nazionale ben ponderata per la compensazione della biodiversità, consentendo così ai proprietari dei progetti di avere incentivi per gestire i terreni a scopo di conservazione per la prima volta nel Paese. Si tratta anche di un mezzo per migliorare le condizioni di vita delle comunità circostanti attraverso benefici indiretti, come il miglioramento dei servizi ecosistemici offerti dal progetto, e il coinvolgimento diretto in termini di occupazione nei vari ruoli richiesti dal progetto.