Partenariato pubblico-privato per la gestione del Parco nazionale del fiume Abiseo, Patrimonio dell'Umanità
Il Parco Nazionale del Fiume Abiseo (PNRA), riconosciuto come Patrimonio Naturale (1990) e Culturale (1992) dall'UNESCO, è uno dei due siti misti del Patrimonio Mondiale per il Perù e il terzo per l'America Latina.
Fa parte della Foresta Modello Rio Huayabamba - Abiseo (2015) ed è la zona centrale della Riserva della Biosfera Gran Pajaten (2016).
È uno degli ultimi rifugi pleistocenici dell'Huallaga.
Presenta un modello di governance partecipativa attraverso partenariati pubblico-privati, guidati dai Ministeri della Cultura e dell'Ambiente, coinvolgendo ricercatori della Cattedra UNESCO - Università di Genova, organizzazioni non governative e il settore privato.
In questo modo si è ottenuta la partecipazione delle comunità e delle organizzazioni alla protezione, alla conservazione e alla diffusione dell'eccezionale valore universale dell'area e del paesaggio ad essa associato, a partire dalle concessioni di conservazione situate nella zona amazzonica e dalle comunità contadine degli altopiani nella zona occidentale del PNRA.
Contesto
Sfide affrontate
Posizione
Impatti
- Modello di governance partecipativa: alleanze, accordi, consenso e impegni con attori pubblici e privati per una visione collettiva della conservazione e della connettività biologica dell'area.
- Zona cuscinetto e paesaggio associato con un mosaico di modalità di occupazione legate alla conservazione e allo sviluppo economico:
(i) Il settore orientale, zona amazzonica con modalità di conservazione come concessioni di conservazione che sviluppano progetti REDD+ e agroforestali (prevalentemente cacao biologico come prodotto che ha invertito la produzione di coca).
ii) Il Settore Occidentale, zona andina con prodotti agricoli come la patata INIA 325 "Poderosa", contribuisce a combattere la fame nelle comunità andine di La Libertad.
- Contributo del settore privato, degli specialisti della Cattedra UNESCO e delle comunità andine: indagini con tecnologia LIDAR che hanno confermato lo stato della foresta, le vie di collegamento e i principali siti archeologici. Inoltre, 12 siti archeologici sono stati registrati nel Catasto Archeologico del Ministero della Cultura, facendo parte del Sistema Informativo Geografico dell'Archeologia del Perù.
- Contributo del settore privato e delle ONG nella ricerca sulla biodiversità e sulle specie endemiche come la scimmia choro dalla coda gialla (Lagothrix flavicauda) e il tucano di Huallaga (Aulacorhynchus huallagae).