Creare una rete internazionale per la salvaguardia degli sbarramenti di marea in pietra

Lo studio interculturale e multidisciplinare degli sbarramenti di marea in pietra e gli sforzi di sensibilizzazione richiedono la creazione di una rete internazionale.

Il nucleo accademico è costituito dalle tre università che fanno parte della Rete UNITWIN dell'UNESCO per l'archeologia subacquea: l'Università di Scienze e Tecnologie Marine di Tokyo, l'Università di Guam e l'Università di Varsavia. La rete rafforza gli sforzi di protezione e ricerca sul patrimonio culturale subacqueo collegando università e istituti di formazione professionale e fungendo da ponte tra il mondo accademico, la società civile, le comunità locali e i responsabili politici.

D'altro canto, le ONG e le organizzazioni non profit locali svolgono un ruolo centrale nella salvaguardia o nel recupero degli sbarramenti di marea in pietra. In qualità di intermediario, il nucleo accademico costruisce relazioni tra gli stakeholder delle comunità costiere, comprese le ONG e le ONP, e le organizzazioni internazionali, tra cui le Nazioni Unite, l'UNESCO, l'ICOMOS e i governi locali e nazionali.

La Rete UNITWIN per l'archeologia subacquea dell'UNESCO offre una piattaforma formale per collegare le università e gli istituti di formazione membri. Il nucleo accademico media tra il mondo locale e quello internazionale, concentrandosi sul riconoscimento dell'importanza degli sbarramenti di marea in pietra come patrimonio culturale subacqueo.

Le comunità locali non sono sempre consapevoli della rilevanza globale e iconica degli sbarramenti di marea in pietra come patrimonio culturale. Gli accademici fungono da mediatori e forniscono alle comunità costiere buoni consigli e informazioni adeguate sugli sbarramenti di marea in pietra.

Ogni comunità costiera dotata di sbarramenti di marea in pietra sembra affrontare difficoltà simili, nonché problemi ambientali e sociali analoghi.

La rete internazionale offre alle comunità locali l'opportunità di esaminarli e risolverli su base globale.

Le conferenze e i workshop organizzati dalle università, alcune delle quali fanno parte della Rete UNITWIN dell'UNESCO per l'archeologia subacquea, coinvolgono non solo gli accademici, ma anche i rappresentanti delle comunità costiere e le parti interessate, i responsabili delle politiche e i funzionari governativi.