
La sacralità delle mangrovie della bouche du Roy

Il progetto "Mono Delta Transboundary Biosphere Reserve " sostiene la gestione e l'uso sostenibile delle risorse naturali del Basso Mono in Benin e Togo attraverso la creazione di una riserva della biosfera transfrontaliera. Il processo di creazione della riserva è stato completato in Benin e Togo e i vari siti, tra cui Bouche du Roy, sono già stati riconosciuti ufficialmente come siti MAB dall'UNESCO.
Dopo una serie di campagne di sensibilizzazione rivolte ai beneficiari dell'iniziativa, si è proceduto alla mappatura delle risorse territoriali e alla zonizzazione partecipativa. Ciò ha portato allo sviluppo di regole locali per la gestione delle risorse del sito e all'istituzione di organi di governance locale per la riserva. Ma la sacralità del sito è stata determinante per l'effettiva conservazione dell'ambiente.
Impatti
La sacralizzazione delle aree di mangrovie da parte della divinità locale Zambéto ha posto fine alle attività distruttive, come il taglio del legno di mangrovia per ricavarne abitazioni o legna da ardere. Da quando l'area è stata resa sacra dalla divinità locale Zambéto, le comunità hanno interrotto tutte le attività che potevano distruggere l'area e stanno ora riforestando per ripristinare questa parte dell'Area comunitaria di conservazione della biodiversità Bouche du Roy (ACCB).
Oggi l'ACCB Bouche du Roy è l'area di mangrovie meglio conservata del Benin, grazie alla fede delle comunità nelle divinità locali.
- Tutte le aree centrali della riserva sono state preservate
- 500 ettari di mangrovie restaurate e protette