
Le prime piastrelle di scogliera in terracotta stampate in 3D al mondo

Recentemente nominata tra le startup "Forbes Asia 100 to Watch", Archireef Limited è un'azienda green tech che sfrutta la biologia marina, la scienza dei materiali e le più recenti tecnologie di stampa 3D per creare la prima piastrella di barriera corallina stampata in 3D in terracotta, un materiale veramente rispettoso degli oceani. Presentate da CNN, CBS, SCMP, Tatler e altri media internazionali e locali, le nostre piastrelle di barriera corallina offrono un'efficacia 4 volte superiore ai metodi convenzionali, garantendo una sopravvivenza del 95% dei coralli.
Contesto
Sfide affrontate
Le barriere coralline sono dei pozzi di carbonio, ovvero possono sequestrare e immagazzinare il carbonio. Con l'avvicinarsi della scadenza, è diventato sempre più popolare per le nazioni e i responsabili politici iniziare a cercare metodi relativamente nuovi per raggiungere gli obiettivi di rimozione del carbonio e di 1,5 gradi. Uno dei metodi consiste nel tenere conto dei pozzi di carbonio nel bilancio del carbonio dei Paesi. Le barriere coralline sono quindi considerate un capitale naturale che contribuisce all'azione globale per il clima.
Posizione
Processo
Sintesi del processo
Prima di distribuire le nostre piastrelle di barriera corallina stampate in 3D, le stampanti 3D vengono utilizzate per la produzione presso la nostra struttura di eco-ingegneria. Dopo l'installazione, monitoriamo costantemente il loro impatto utilizzando l'eDNA, quantificando i benefici ecologici apportati dai nostri progetti.
Blocchi di costruzione
DNA ambientale
A livello internazionale, il restauro dei coralli e la biodiversità sono ancora carenti in termini di certificazione e di standard uniformi di verifica/misurazione. Per risolvere questo problema, adottiamo l'eDNA (DNA ambientale) per misurare la biodiversità, anche se a lungo termine gli standard internazionali aumenterebbero sicuramente il nostro riconoscimento e l'affidabilità percepita.
Fattori abilitanti
Il nostro scienziato capo e co-fondatore, il dottor David Baker, è anche professore associato di ecologia e biodiversità presso l'Università di Hong Kong, nonché ecologo marino multidisciplinare con particolare attenzione alle specie della barriera corallina. Dirige il nostro team scientifico per sviluppare una solida metodologia per misurare e monitorare gli impatti del nostro lavoro di restauro, utilizzando metodologie scientificamente fondate come l'eDNA.
Lezione imparata
Gli approcci basati sull'eDNA richiedono uno sforzo molto minore in termini di risorse umane e di tempo. I campioni di acqua e sedimento possono essere facilmente reperiti e conservati a tempo indeterminato. L'analisi dei dati non richiede particolari competenze tassonomiche. Si presume quindi che il monitoraggio della biodiversità tramite eDNA diventerà la norma in futuro, una volta che saranno state create buone banche dati regionali per la biodiversità.
Stampa 3D
Archireef sfrutta le più recenti tecnologie di stampa 3D per creare habitat artificiali davvero rispettosi degli oceani. Grazie all'adattabilità basata su algoritmi e alla versatilità della stampante 3D, le nostre piastrelle di barriera corallina si sono dimostrate 4 volte più efficaci nel mantenere in vita i coralli rispetto ai metodi convenzionali, garantendo il 95% di sopravvivenza dei coralli.
Fattori abilitanti
La maggior parte, se non tutti, gli operatori del settore del restauro dei coralli prevedono l'uso di materiali nocivi come blocchi di cemento e armature metalliche. Noi utilizziamo l'argilla, un materiale veramente rispettoso degli oceani e non tossico per gli stessi. Siamo anche in grado di modificare il design del nostro modello biomimetico in base alla forma di crescita delle specie locali, consentendo un'efficacia 4 volte superiore nel successo del restauro.
Lezione imparata
Grazie al pieno controllo della ricerca e sviluppo (tramite un hub a Hong Kong) e della produzione (tramite uno stabilimento ad Abu Dhabi), abbiamo creato una solida base per lo sviluppo di nuovi prodotti e la commercializzazione su larga scala. In quest'ottica, il nostro obiettivo per il 2025 è di espandere la nostra presenza a 10 grandi siti di restauro nell'Oceano Atlantico, Pacifico e Indiano.
Impatti
Le barriere coralline non sono solo benefiche per le comunità costiere e i subacquei: ospitano il 25% della vita marina e sono quindi parte integrante della biodiversità. Per ora ci concentriamo sulle aziende che pongono l'accento su ESG e biodiversità e sono aperte a soluzioni innovative. Grazie all'ampia copertura mediatica di cui abbiamo goduto finora, ad esempio la CNN di Hong Kong, la CNN degli Emirati Arabi Uniti, il World Economic Forum, i nostri clienti ci hanno contattato!
La sopravvivenza dei coralli è uno dei nostri impatti principali e dipende da una serie di fattori, dalla selezione del sito alle metodologie di installazione e ai controlli successivi all'installazione. Abbiamo anche una forte enfasi sull'impatto sociale, in quanto siamo un'azienda incentrata sull'uomo. Cerchiamo di fare del nostro meglio per amplificare l'impatto dei progetti, integrando sempre nel nostro lavoro l'educazione di adulti e bambini, per cui il loro feedback è un altro indicatore chiave di successo del nostro lavoro.
Beneficiari
Oltre a ripristinare le barriere coralline, teniamo laboratori per scuole e aziende. Dopo l'implementazione, monitoriamo e forniamo impatti ecologici quantificabili, utilizzando metodologie basate sulla scienza che possono essere integrate nei rapporti ESG dei clienti.
Obiettivi di sviluppo sostenibile
La storia

Il nostro CEO e co-fondatore, Vriko Yu, è cresciuto nella campagna di Hong Kong e da giovane ha trascorso molto tempo nell'oceano. Ha conseguito il brevetto di immersione all'università e le si è aperto un nuovo mondo: Hong Kong è incredibilmente ricca di biodiversità: le acque di Hong Kong coprono solo lo 0,05% delle aree marine della Cina, ma vi si trova più del 25% della vita marina totale registrata in Cina. Nel 2014 ha assistito a un evento di sbiancamento su larga scala, che ha portato alla scomparsa di una piccola zona di comunità di coralli in soli due mesi. Questo l'ha ispirata a pensare fuori dagli schemi, combinando innovazione ed ecologia marina per salvare le barriere coralline. Il nostro percorso è stato incredibilmente fortunato. Oltre a ripristinare le barriere coralline a Hong Kong, siamo stati invitati a portare le nostre soluzioni su piattaforme internazionali come la COP27 in Egitto e la riunione annuale del World Economic Forum in Svizzera.