Piano di intervento operativo per l'area naturale del Grand Cul-de-Sac Marin - Guadalupa

Soluzione istantanea
Ilet à Fajou
Parc national de la gaudeloupe

La baia del Grand Cul-de-Sac Marin è un'area straordinaria in cui si concentrano diverse problematiche socio-economiche, culturali, biogeografiche ed ecologiche. È uno dei siti più monitorati della Guadalupa (sito Ramsar nel 1993, riserva della biosfera nel 1994, parte classificata come riserva naturale nazionale nel 1987 e poi integrata nel cuore marino del Parco nazionale della Guadalupa nel 2009). Nonostante queste disposizioni, è soggetto a conflitti d'uso, a una mancanza di rigore nell'applicazione delle regole e a uno sviluppo disordinato. La Carta territoriale del Parco Nazionale della Guadalupa propone una governance condivisa dei territori del parco. Per questo motivo i due principali gestori, il Conservatoire du littoral e il Parc national de la Guadeloupe, hanno elaborato una strategia di gestione sostenibile del numero di visitatori, accompagnata da proposte concrete di intervento, che consente di distribuire meglio le attività in base alla sensibilità degli ambienti e al potenziale dei siti.

Ultimo aggiornamento: 08 Apr 2019
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Contesto
Sfide affrontate
Usi conflittuali / impatti cumulativi
Gestione inefficiente delle risorse finanziarie
Mancanza di capacità tecnica
Scala di attuazione
Locale
Ecosistemi
Mare profondo
Mangrovia
Erba marina
Foresta costiera
Barriera corallina
Spiaggia
Tema
Servizi ecosistemici
Governance delle aree protette e conservate
Isole
Gestione dello spazio costiero e marino
Pianificazione della gestione delle aree protette e conservate
Comunicazione e sensibilizzazione
Turismo
Posizione
Guadalupa
Caraibi
Impatti

Un piano d'azione per 19 siti del Grand Cul-de-Sac Marin è stato elaborato in consultazione con le varie parti interessate. Esso comprende 36 azioni suddivise in 6 categorie: comunicazione; strutture di accoglienza; ripristino/protezione dell'ambiente naturale; zonizzazione/marcatura; regolamenti e attività. È stata elaborata congiuntamente una mappa vocazionale che illustra le problematiche in gioco in termini di biodiversità, numero di visitatori e gestione, specificando le potenzialità, i vincoli, le strutture disponibili o da creare e le procedure di manutenzione e monitoraggio.

Gli impatti positivi sono i seguenti:

Impatto ambientale: maggiore consapevolezza della ricchezza e della fragilità degli ambienti naturali e riduzione dell'impatto del numero di visitatori su tali ambienti attraverso lo sviluppo di adeguati strumenti di gestione e valorizzazione.

Impatto sociale: attuazione di una nuova forma di governance del Grand Cul-de-Sac Marin, con il coinvolgimento dei diversi soggetti interessati (utenti, operatori turistici, autorità locali, gestori, ecc.

In termini di impatto economico: sviluppo del turismo sostenibile, prodotti di qualità e introduzione di nuove misure (tassa Barnier e tasse sulle attività commerciali nel cuore del parco).

Obiettivi di sviluppo sostenibile
SDG 3 - Buona salute e benessere
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