Riduzione dell'impatto delle attività umane su un nido di gipeto

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Nell'alta Valle di Cogne (Valnontey), una delle tre coppie di Gipeto Gypaetus Barbatus del Parco Nazionale del Gran Paradiso si riproduce dal 2015. Il complesso roccioso di nidificazione costituisce anche un'area nota a livello internazionale per l'arrampicata su cascate di ghiaccio. L'attività degli scalatori si svolge nello stesso periodo (dicembre-febbraio) delle fasi iniziali e più delicate (deposizione e cova) della nidificazione del gipeto. Il disturbo antropico è una causa ampiamente riconosciuta, nel mondo scientifico, di un elevato rischio di fallimento riproduttivo per il Gipeto. Per proteggere il successo riproduttivo della coppia, nel Parco è stata implementata un'area "cuscinetto" (500 m intorno al nido) in cui è vietata qualsiasi forma di accesso. Queste misure restrittive sono previste nell'ambito delle "misure minime di conservazione" previste dal Piano del Parco, il principale strumento di gestione dell'AP.

Ultimo aggiornamento: 20 Mar 2020
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Contesto
Sfide affrontate
Perdita di biodiversità
Usi conflittuali / impatti cumulativi
Scala di attuazione
Locale
Ecosistemi
Tundra o prateria montana
Tema
Gestione delle specie
Governance delle aree protette e conservate
Popolazioni indigene
Turismo
Posizione
Cogne, Cogne, Valle d'Aosta 11012, Italia
Europa occidentale e meridionale
Impatti

L'area cuscinetto è stata resa possibile grazie a un'azione condivisa con l'amministrazione comunale di Cogne e altri stakeholder locali (Società Guide Alpine, operatori turistici, albergatori). L'azione è stata accompagnata anche da una campagna stampa e dalla produzione di materiale informativo. I risultati positivi possono essere riassunti come segue:

  • Il progetto di protezione ha portato a un successo di nidificazione (1 piccolo involato) nel 2019, mentre nel 2018 la nidificazione era fallita.
  • La condivisione del processo con tutte le parti interessate ha contribuito al successo delle misure di protezione, oltre a rendere la popolazione locale consapevole dell'importanza e del significato delle restrizioni e ad aumentare il senso di appartenenza all'area del Parco.
  • L'informazione è stata veicolata, con comunicati sui media e sui social network ed è servita a diffondere le ragioni di una buona pratica di conservazione e ad accrescere l'immagine di Cogne tra i suoi fruitori, anche potenziali, attenti alla tutela ambientale nella scelta dei luoghi da frequentare.
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