La selvicoltura è la disciplina che promuove, attraverso l'informazione scientifica, la coltivazione del bosco e dei suoi possibili prodotti. Ciò avviene attraverso la pianificazione e con l'attenzione al comportamento particolare di ogni sito; si tratta di portare il bosco a uno stato desiderato, ottimizzando il suo sfruttamento. I trattamenti selvicolturali sono una pratica che rientra maggiormente in questo ambito di gestione e che pretende di influenzare le specie di futura produzione.
I trattamenti selvicolturali applicati sono stati: l'arricchimento delle foreste con specie autoctone in una volta che le unità di gestione hanno avuto una crescita naturale temporanea e l'aumento delle piante a foglia larga mediante un piano di gestione forestale approvato dal SINAC nelle tre unità di gestione rimaste che presentavano uno stato di rigenerazione naturale più avanzato.
Con l'impianto sono state piantate specie arboree coltivabili di valore per diversificare maggiormente il bosco e, a medio termine, ottenere ricavi dalla vendita di legno e con l'approvazione di un piano di gestione forestale si ottengono ricavi immediati dal bosco, consentendo al proprietario di diversificare i ricavi.
- Ha avuto esperienza nei trattamenti selvicolturali in un bosco maturo o primario.
- Il personale addetto alle coltivazioni di campi era in grado di farlo.
- Per eseguire il trattamento di arricchimento è necessario che sia realizzato in un periodo più piovoso, in modo che le piante si adattino meglio alla vegetazione.
- È consigliabile utilizzare specie autoctone che si adattino alle condizioni del sito di coltivazione.
- Adottare la normativa vigente nelle attività di coltivazione di alberi a foglia all'interno del bosco.
- Si deve fare in modo che gli alberi da piantare per l'innalzamento della vegetazione abbiano un accesso adeguato all'illuminazione naturale per favorire il loro adattamento e la loro crescita. In alcuni casi è necessario creare delle file di alberi vicini per favorire l'illuminazione.