



Il progetto Maristanis si concentra su diversi temi: governance, restauro, consumo di acqua, protezione delle specie protette e del patrimonio culturale. Di seguito viene riportata una selezione delle attività realizzate:
La rinaturalizzazione e il ripristino di una fascia ripariale nello stagno di Sal'e Porcus mira a infittire le aree vegetate lungo le sponde dello stagno, creando una zona di filtro tra le aree dedicate all'attività agricola e quelle di maggior valore naturalistico. Questo migliora la salute degli habitat presenti e ne riduce la frammentazione e lo stato di conservazione degli ecosistemi.
È stata creataun'isola artificiale per la nidificazione con i prodotti di scarto della mitilicoltura, gusci di cozze non vendibili o avanzi di produzione, con l'obiettivo di far nidificare importanti specie di uccelli marini, Sterne e Laringi, che già frequentano l'area.
Nell'area è stato sviluppato un progetto di agricoltura di precisione che si concentra sull'uso efficiente dell'acqua e di altri input (compresi prodotti chimici come fertilizzanti, erbicidi e pesticidi). Diverse tecnologie sono state sperimentate in progetti pilota per ridurre l'uso dell'acqua nelle attività agricole. L'esperienza pilota di maggior successo è stata l'uso di droni per mappare il terreno e verificare il fabbisogno di acqua e di altri input.
Durante l'attuazione del progetto, il coinvolgimento attivo delle parti interessate e la sensibilizzazione sono stati molto importanti. Più di 400 stakeholder sono stati coinvolti nelle attività direttamente o indirettamente, in particolare dai settori dell'agricoltura, della pesca e del turismo.
Un'importante azione di sensibilizzazione è stata sviluppata con le scuole in occasione della WWD e della Giornata della Costa, con interventi di pulizia, eventi formativi, concorsi e la creazione di un kit didattico.
L'esperienza ha messo in luce l'importanza della collaborazione tra gli attori locali e come gli interventi multi-obiettivo possano essere la chiave vincente per aumentare il sostegno della popolazione e delle amministrazioni locali, in quanto un singolo intervento ha benefici per diverse categorie di stakeholder e promuove molteplici servizi ecosistemici.
L'isola artificiale è un'opportunità per coniugare la realtà produttiva con quella naturalistica per amplificare il potenziale di conservazione dell'area e renderla una realtà unica in Sardegna. Il risultato è condizionato da condizioni esterne non direttamente legate all'intervento. È necessario un monitoraggio costante per aumentare o modificare l'azione di supporto alla nidificazione.
Il progetto di agricoltura di precisione con il drone si è rivelato una tecnologia efficiente. I risultati mostrano che l'irrigazione basata sui dati raccolti dal drone può portare a un risparmio idrico del 30% e a una riduzione dei fertilizzanti. Grazie al basso costo per ettaro rispetto ad altre tecnologie (come la microirrigazione o la subirrigazione) è particolarmente efficiente per le colture di grandi dimensioni e per quelle ad alta intensità idrica, come il mais e il riso.