Una tecnologia adattata e co-progettata con le donne produttrici di alghe marine

La tecnologia delle reti tubolari è stata co-progettata con le stesse donne produttrici per garantire che fosse adattata alle loro esigenze e diventasse loro.

Sono stati necessari diversi test per determinare la lunghezza ottimale delle reti (15 m invece di 30 m) e le modalità di raccolta (aprendole per rimuovere le alghe invece di tagliarle). In questo modo le reti sono state adattate alle esigenze delle donne.

Le prove pratiche partecipative con i produttori stessi hanno permesso di sviluppare la capacità di gestione.

La responsabilizzazione delle donne produttrici per il monitoraggio dei risultati delle diverse configurazioni di rete ha permesso di appropriarsi dell'innovazione.

Le strette relazioni del team di Sea PoWer con i produttori hanno permesso di creare fiducia e speranza nella nuova tecnologia.

La vasta conoscenza del team di Sea PoWer sulla produzione di alghe e sull'ambiente marino di Zanzibar ha permesso di proporre rapidamente modifiche alternative adeguate.

L'attribuzione agli utenti finali di responsabilità e di un ruolo nelle sperimentazioni è stata fondamentale per creare un senso di appartenenza e di fiducia nell'uso dell'innovazione della rete tubolare.

È stato importante anche tenere conto di fattori indirettamente legati alla gestione della tecnologia stessa, ad esempio la necessità di conoscere l'ambiente marino (maree, profondità) e la necessità di padroneggiare attrezzature e pratiche aggiuntive (lavorare da una barca).