

Il Parco della Patata è un patrimonio bioculturale territoriale, progettato e governato collettivamente dalle comunità che lo circondano. Istituito nel 2002 da sei comunità quechua (di cui 5 ancora attive), il parco ospita oltre 650 varietà secondo la classificazione scientifica occidentale (o oltre 1300 secondo quella tradizionale), oltre ad altre colture andine. Ci sono 18 varietà di patate resistenti alla siccità e al gelo, oltre a una varietà tollerante ai virus. Il parco funge quindi da riserva genetica e da deposito di strumenti per la resilienza ai cambiamenti climatici.
Il parco è gestito utilizzando come modello il tradizionale sistema aylluvalue, che si concentra sulla protezione dell'indivisibilità e dell'interconnessione dell'agrobiodiversità all'interno del parco. L'organo di governo, l'Associazione delle Comunità del Parco della Patata, detiene il titolo di proprietà comunale per il territorio. Le comunità stesse hanno definito la struttura e il funzionamento dell'associazione, con il supporto di ANDES, e comprende rappresentanti della leadership di ciascuna delle cinque comunità che coprono il parco. L'associazione consente alle comunità di stipulare accordi legali e di negoziare efficacemente come gruppo in merito a qualsiasi innovazione o microimpresa associata al parco, come prodotti di bellezza o alimentari.
- Un accordo di rimpatrio con il Centro Internazionale della Patata ha restituito alla zona 410 varietà di patate adattate localmente.
- La messa in comune dei terreni facilita la sperimentazione; ciò è particolarmente importante dal momento che il cambiamento climatico sta alterando le condizioni di coltivazione, ad esempio innalzando il limite inferiore di impianto per le patate, e gli agricoltori devono adattarsi.
- Per sostenere il parco, è stato istituito un gruppo di guardiani delle sementi che ha ricevuto una formazione sulla produzione di semi botanici, sui transetti e sulla moltiplicazione.
- L'uso della ricerca-azione partecipativa a sostegno della progettazione e della gestione del parco è stato fondamentale per il suo successo e ha facilitato lo sviluppo, ad esempio, di accordi equi di condivisione dei benefici, basati su leggi consuetudinarie, che sono alla base dell'innovazione bioculturale associata al parco.
- Ripristinando e preservando il patrimonio bioculturale di questa regione, il Parco della patata riduce la vulnerabilità agli eventi meteorologici avversi e alle malattie, favorendo così la resilienza alle sfide del cambiamento climatico. Il sostegno all'agrobiodiversità locale contribuisce inoltre al mantenimento dei servizi ecosistemici.