




Il processo di pianificazione dello spazio marittimo prevede un futuro desiderato e una visione comune. La visione è solitamente un'integrazione di varie aspirazioni provenienti da diversi soggetti e settori che dipendono dal quadro di governance che li governa. Uno strumento come lo sviluppo di scenari è di grande importanza, in quanto aiuta i responsabili delle decisioni a visualizzare sia il futuro che potrebbe svolgersi a causa di azioni/politiche specifiche, sia le azioni/politiche necessarie per far sì che un certo futuro si realizzi. Per la regione delle Azzorre, il MarSP ha adottato un processo di costruzione di scenari basato sulla combinazione di due approcci: uno esplorativo ("cosa si può fare?") e uno normativo ("come si raggiungerà un obiettivo specifico?").
La metodologia è strutturata in quattro fasi principali (Figura 1):
(i) definizione degli obiettivi della PSM sulla base della revisione delle politiche e dei contributi delle parti interessate (BB2);
(ii) identificazione degli obiettivi chiave dopo aver consultato gli esperti regionali;
(iii) sviluppo di trame di scenario; e
(iv) bilanciamento tra gli scenari sulla base del feedback delle parti interessate raccolto attraverso azioni di coinvolgimento (tra cui, in primo luogo, (i) una votazione sullo scenario e, in secondo luogo, (ii) una votazione sulle frasi che hanno costruito la trama degli scenari).
- Una metodologia di coinvolgimento degli stakeholder definita all'inizio del processo, che collega le diverse fasi del processo.
- L'esistenza di una visione e di obiettivi di PSM costruiti sulla base di un processo partecipativo ha permesso la costruzione di scenari più personalizzati per la regione.
- I precedenti workshop per il coinvolgimento di esperti e stakeholder e la condivisione dei risultati hanno tracciato la strada per la loro crescente disponibilità a partecipare e collaborare.
- La classificazione degli obiettivi da parte degli esperti in base ai temi: ambientale, sociale ed economico, è stata la base per creare solide storyline.
Tra i tre scenari proposti (uno economico, uno ambientale e uno sociale), gli stakeholder hanno votato per quello ambientale. Tuttavia, hanno selezionato più frasi dallo scenario economico, suggerendo che i partecipanti sono ideologicamente disposti a proteggere l'ambiente, ma meno disposti a intraprendere le azioni necessarie per far sì che questo scenario si realizzi effettivamente.