Ricerca condotta in modo tempestivo

Prima della pandemia di COVID-19, gli studenti dell'Università di Kent e dell'Università dell'Ohio hanno condotto una ricerca con il CTPH sugli impatti delle misure di mitigazione per evitare la trasmissione della malattia alle grandi scimmie e sulla volontà dei visitatori del Parco Nazionale di rispettare tali misure. I loro risultati sono stati pubblicati nel 2018 e nel 2020 e sono stati determinanti per convincere il governo ugandese ad adottare misure sanitarie nei parchi per i turisti e il personale di gestione, rassicurando al contempo l'Uganda Wildlife Authority che questa decisione non avrebbe avuto un impatto sul numero di visitatori del parco.

Il CTPH conduce anche ricerche di routine per monitorare lo stato di salute della popolazione di gorilla di montagna, concentrandosi su quelli che più spesso escono dalla foresta per raggiungere i terreni comunali o su quelli che sono stati abituati al turismo con i gorilla e che, in quanto tali, hanno maggiori probabilità di entrare in contatto con le infezioni umane. Il monitoraggio sanitario di routine e la ricerca vengono condotti osservando i segni clinici e raccogliendo ogni giorno campioni fecali di gorilla (in modo non invasivo, dai nidi notturni dei gorilla) e analizzando i campioni alla ricerca di agenti patogeni, in particolare quelli di rilevanza zoonotica. In questo modo, il CTPH ha sviluppato un sistema di allarme precoce per eventuali infezioni e può affrontarle tempestivamente.

  • Disponibilità del team di monitoraggio sanitario e dei ricercatori a condurre gli studi
  • Interesse reciproco per l'esito dello studio di ricerca
  • Il sostegno del governo e dell'Uganda Wildlife Authority (UWA) alla ricerca, favorito dai buoni rapporti di lavoro tra CTPH, UWA e altri dipartimenti governativi.
  • L'attuale contesto della pandemia COVID-19 ha conferito rilevanza e urgenza ai risultati e ha incoraggiato la rapida adozione di linee guida più sicure per l'osservazione delle grandi scimmie, in linea con i risultati.
  • Lavorare a stretto contatto con le istituzioni governative competenti consente sforzi di conservazione più efficaci
  • Il coinvolgimento del mondo accademico in progetti di conservazione attraverso partnership a lungo termine consente di ottenere risultati tempestivi su questioni chiave per il processo decisionale.
  • La ricerca basata sull'evidenza conferisce legittimità alle azioni di advocacy