Identificazione e inquadramento del problema decisionale transfrontaliero
Il primo passo è la formazione di un team di base composto da due coach per il processo decisionale strutturato (SDM) con competenze nell'analisi delle decisioni e nella facilitazione dei workshop e da un'autorità che rappresenti ciascuna area protetta della regione transfrontaliera. In consultazione con i direttori dei parchi, viene individuato un referente primario che abbia le conoscenze necessarie e la disponibilità di tempo per partecipare all'intero processo decisionale. Il gruppo centrale organizza quindi una serie di teleconferenze o riunioni per individuare una questione di gestione transfrontaliera comune. Tra una telefonata e l'altra, il team centrale esamina tutti i piani di gestione disponibili delle due rispettive aree protette e un documento di orientamento sulla cooperazione transfrontaliera tra i parchi per identificare i temi di gestione condivisi. Il team centrale formula quindi una domanda di conservazione transfrontaliera concisa di 1 frase, che riassume la decisione focale, gli obiettivi associati e l'orizzonte temporale: "Nei prossimi 10 anni, come possono i gestori del Parco nazionale del Triglav e del Parco naturale delle Prealpi Giulie allocare le loro risorse per soddisfare al meglio tutti i soggetti interessati all'orso bruno nelle Alpi Giulie?".
Durante il workshop con gli stakeholder in cui è stata condotta l'analisi decisionale, 10 dei 12 partecipanti hanno fornito un feedback indipendente su ogni fase del processo SDM tramite un questionario. Dei 10 partecipanti, 9 hanno indicato che la domanda decisionale era chiara e pertinente ai loro interessi, il che ha confermato che l'inquadramento del problema e la domanda erano validi per lo sviluppo di una soluzione.
Le autorità dei rispettivi parchi hanno ritenuto utile determinare in modo indipendente se la cooperazione transfrontaliera avrebbe un valore aggiunto sulle attività programmate elencate nei loro piani di gestione e nel documento di orientamento transfrontaliero. Le autorità hanno anche indicato che la gestione dell'orso bruno è rilevante per molteplici obiettivi per entrambe le aree protette e suscita un forte interesse nelle loro comunità di stakeholder. Concentrandosi sull'orso bruno, i gestori hanno ritenuto che sarebbe stato più facile coinvolgere un insieme diversificato di stakeholder nell'affrontare un problema chiave di conservazione transfrontaliera e che avrebbe potuto fungere da utile esempio per l'applicazione della SDM e della conservazione transfrontaliera ad altri temi di gestione nelle Alpi Giulie e oltre.