Far funzionare le concessioni di aree protette per le comunità

La partnership a lungo termine al Damaraland Camp tra Wilderness Safaris (settore privato; WS) e il Torra Conservancy (comunità) in Namibia illustra che i benefici tangibili derivanti da tali partnership svolgono un ruolo importante nello sviluppo e nella riduzione della povertà, con benefici intangibili che migliorano il benessere sociale, la conservazione della biodiversità e lo sviluppo economico locale.
Contesto
Sfide affrontate
Posizione
Processo
Sintesi del processo
Blocchi di costruzione
Stabilire partenariati tra comunità e settore privato
Fattori abilitanti
Lezione imparata
Creare occupazione e formazione e sviluppo delle competenze
Fattori abilitanti
Lezione imparata
Risorse
Utilizzo preferenziale di fornitori locali di beni e servizi
Fattori abilitanti
Lezione imparata
Gestione delle aspettative e condivisione dei benefici
Fattori abilitanti
Lezione imparata
Sviluppo di vari progetti comunitari e di assistenza sociale
Fattori abilitanti
Lezione imparata
Impatti
Tra il 1° marzo 2011 e il 29 febbraio 2016, il Damaraland Camp ha versato al Torra Conservancy un totale di oltre 3,3 milioni di NAD (circa 235.000 USD), solo per le tasse comunitarie. In termini di occupazione, il Damaraland Camp impiega 30 persone, il 77% delle quali proviene dal Torra Conservancy. La costruzione del campo ha richiesto 20-30 operai non qualificati e occasionali, alcuni dei quali hanno poi trovato un impiego permanente nel campo e in altri campi WS in Namibia. Gli ospiti del campo di Damaraland visitano i villaggi vicini e il campo si avvale di servizi di lavanderia, acquisto di legna e manutenzione delle strade da parte dei membri della comunità locale, che hanno ulteriormente iniettato un importo di 123 816 NAD (circa 9524 USD) nell'economia locale dal 2011 al 2015. I costi del personale, in termini di salari, vitto, alloggio, uniformi e formazione, hanno totalizzato più di 8,89 milioni di NAD (635 000 USD) nel periodo di sei anni (marzo 2011-febbraio 2016). Il partenariato ha avuto anche un impatto positivo sulla biodiversità, con il recupero di diverse specie, tra cui la zebra di montagna di Hartman, gli elefanti e il rinoceronte nero.