Progettazione della struttura e della governance del fondo
In questa fase si determinano la struttura del fondo idrico e le responsabilità di ciascuna parte interessata. Un contratto firmato dai partner serve a formalizzare il loro accordo di unire gli sforzi per portare avanti le attività di conservazione del bacino idrografico. È anche una garanzia per i terzi che desiderano contribuire con risorse finanziarie. La negoziazione del contratto deve rispettare i requisiti legali fondamentali e l'oggetto sociale di ciascun partner, e deve essere eventualmente supervisionata da uno studio legale specializzato. Il consiglio di amministrazione del fondo sarà responsabile della supervisione del processo decisionale. Pertanto, è fondamentale preparare delle linee guida interne che delineino le operazioni del consiglio, compresi, ad esempio, i meccanismi decisionali. È necessario definire un meccanismo di voto che garantisca l'equilibrio tra settore pubblico e privato, assicurando che le decisioni siano prese in modo consensuale, indipendente e trasparente. Prima del lancio, è necessario progettare il piano strategico (obiettivi; aree prioritarie per la conservazione; analisi dei costi delle attività da implementare e progettazione del flusso finanziario; preparazione del piano strategico; preparazione del flusso finanziario) e la strategia di raccolta fondi.
Studi scientifici e tecnici solidi. Comprensione dei compromessi e disponibilità al compromesso.
La creazione di un fondo per l'acqua non implica necessariamente la creazione di una nuova organizzazione. Anche se questa può essere una soluzione per superare gli ostacoli legali, è importante ottimizzare le risorse e l'uso delle capacità tecniche disponibili dei partner, per evitare di creare nuovi organismi legali. Le decisioni di investimento del fondo idrico devono essere prese in modo consensuale e trasparente. La progettazione del piano di investimento e la strategia di raccolta fondi devono andare di pari passo. Quest'ultima specifica i fondi in entrata previsti, per finanziare le attività di conservazione prioritarie, ma anche per costituire un capitale proprio al fine di essere autonomi a lungo termine. La creazione e il funzionamento di un fondo per l'acqua è un processo adattivo che richiede modifiche, aggiustamenti degli obiettivi e miglioramenti continui, soprattutto perché molte questioni finanziarie, sociali e politiche possono variare rispetto al piano di investimento inizialmente approvato.